Chapter The Design of Work-Related Teaching & Learning Methods: Case Studies and Methodological Recommendations

What kind of Work-Related activities/programmes do Italian teachers propose to their students? What are common elements considered in the designing of Work-Related activities by those proposing them? A multiple case study research programme was chosen as a method to explore the current Italian situation regarding Work-Related teaching and learning methods in Higher Education (Coll et al. 2008; Dirkx 2011) and to define some possible methodological recommendations to encourage the design of Work-Related Learning activities/programme

Exploring the landscape of reflection

open4noopenFrison, Daniela; Fedeli, Monica; Tino, Concetta; Minnoni, ErikaFrison, Daniela; Fedeli, Monica; Tino, Concetta; Minnoni, Erik

Work-related teaching and learning methods to foster generic skills in Higher Education. An Italian experience

open5siWithin the framework of modernisation of higher education systems in Europe, universities are invited to go beyond a knowledge-based perspective focused on disciplinary approaches and to be more concentrated on encouraging generic skills to deal with today’s complex and unpredictable career paths. The literature about Work-Related Learning and Work-Integrated Learning offers evidence to research regarding contributions of work-related experiences to the development of generic skills. The first part of the article presents a literature review carried out following the matching among three main keywords: work-related learning, generic skills, and higher education. Resources focused on the integration/teaching of generic skills in formal curriculum or in co-curriculum work-related activities and they were collected in order to explore the link between work-related learning in higher education and the development of generic skills. The focus is to identify valuable considerations to improve teaching strategies and methods. The second part presents an Italian work-related experience developed within the course of “Organizational Intervention Research Methods,” which involved 22 master’s degree students. The work-related assignment will be described in addition to the content analysis process of the 22 collected texts and the findings about the development of generic skills.openDaniela, Frison; Concetta, Tino; Jonathan, W., Tyner; Monica, FedeliFrison, Daniela; Tino, Concetta; Jonathan, W.; Tyner, ; Fedeli, Monic

Come incoraggiare Data Security Awareness? Il caso del progetto Edu4Sec

Il contributo presenta i primi risultati raccolti nell\u2019ambito del progetto Edu4Sec \u2013 Effective Education for Improving Data Security Awareness attivato nel 2016 dall\u2019Universit\ue0 di Padova con l\u2019obiettivo di promuovere, negli studenti della scuola secondaria superiore, maggiore consapevolezza sul tema della sicurezza di dati e informazioni in ambito digitale. A partire dal coinvolgimento di tre istituti scolastici, \ue8 stato messo a punto un piano quasi-sperimentale a due gruppi definiti secondo un campionamento di comodo. Al gruppo di controllo \ue8 stato proposto un intervento formativo che ha previsto attivit\ue0 e tecniche di \u201cmanipolazione\u201d di alcuni concetti chiave relativi alla data security. Al gruppo di controllo \ue8 stato proposto il medesimo intervento, integrato da elementi di gamification. Il contributo presenta i risultati raccolti mediante somministrazione pre- e post-intervento di un questionario di rilevazione delle conoscenze e dei comportamenti degli studenti sul tema

RISKY-PLAY, PROSPETTIVE DI EDUCATORI E INSEGNANTI E LIVELLI DI AMMISSIBILITÁ NEI SERVIZI 0-6 E A SCUOLA: UNO STUDIO ESPLORATIVO

La letteratura internazionale risulta ormai concorde in merito al ruolo che il risky-play riveste per lo sviluppo e i processi di apprendimento di bambini e bambini con particolare riferimento alla capacità di assumersi rischi e di far fronte a situazioni rischiose. Profonda attenzione è stata accordata all’osservazione dei giochi potenzialmente rischiosi condotti dai bambini, mentre un numero estremamente ridotto di studi indaga la percezione di educatori e quella dei genitori a riguardo. Lo studio ha l’obiettivo di indagare le prospettive degli insegnanti riguardo al risky-play, rilevando in particolare le tipologie di gioco ammesse nel gioco libero dei bambini a scuola e il livello di rischio percepito per ciascuna di esse. Vengono qui presentati i primi risultati raccolti dalla somministrazione di un questionario auto-compilato a un campione, di tipo volontario, di 155 educatori e insegnanti della regione Toscana impiegati dal nido d’infanzia fino alla scuola primaria.Recently, there has been a lot of attention on risky-play, with an agreement, common to the international scientifi